Cos'è
Venerdì 28 giugno ore 21.30: “CARO GIACOMO, LA TUA ELVIRA…”
Nel centenario della scomparsa del grande musicista lucchese Giacomo Puccini.
Spettacolo ideato da Roberto Bencivenga con la partecipazione di Francesca Ripari.
Ricordare Giacomo Puccini a Montecarlo è quanto mai azzeccato, perché il giovane Giacomino da ragazzo ha frequentato il nostro Paese, sia per assistere agli spettacoli che si tenevano al Teatro dei Rassicurati, sia perché una sua sorella fu istitutrice presso una famiglia montecarlese. Ma stavolta la sua vita e le sue opere saranno raccontate da un punto di vista particolare: quello di Elvira Bonturi, sua gelosissima moglie, che tanta parte ha avuto nella vita sregolata del grande musicista. Il monologo sarà inframezzato da video riguardanti i brani più celebri tratti dalle opere del M° lucchese, eseguiti dai più grandi cantanti della storia del melodramma.
Una giusta serata per celebrare il Puccini musicista e per conoscere meglio il Puccini uomo.
Sabato 29 giugno ore 21.30: “VAUDEVILLE! VAUDEVILLE!”
Spettacolo composto dai due atti unici di Eugene Labiche: “Il Cavaliere delle dame” e “I due timidi”.
Con la partecipazione di Francesco Ladi, Carmine Paraggio, Elena De Luca, Luca De Felice e Claudia Fasciani.
Scene, costumi e regia di Roberto Bencivenga.
Si tratta di due piccoli capolavori del teatro francese di fine ‘800, divertentissimi e rappresentativi di quel teatro (vaudeville, appunto) che tanto appassionava il pubblico europeo, ricco di equivoci, malintesi, scambi di persona en sorprese a non finire.
Domenica 30 giugno ore 21.30: “QUANTO MANCA AL PARADISO?”
Storie di Sant’Allucio, il Santo dei Pellegrini.
Commedia brillante in due tempi di Roberto Bencivenga sulla vita del Santo Patrono della Diocesi di Pescia.
Con la partecipazione di Francesco Ladi, Carmine Paraggio, Elena De Luca, Luca De Felice e Roberto Leocata.
Scene di Leonardo Baglioni; costumi e regia di Roberto Bencivenga.
“Quanto manca al Paradiso” è una divertentissima commedia nella quale viene raccontata, in un modo moderno ed originale, la vita di Sant’Allucio, Co-Patrono della Diocesi di Pescia, vissuto a cavallo tra il 1000 ed il 1100. Un testo dove si trattano argomenti attualissimi e tematiche “moderne”, sembra impossibile al solo pensarlo, delle quali Sant’Allucio si è occupato durante la sua operosa vita di Ospitaliere, cioè di soccorritore di pellegrini che sulla via Francigena andavano verso Roma e verso la Terra Santa.
Un Santo laico, il nostro, che ha percorso chilometri e chilometri per far da paciere tra città in guerra, ed al quale spesso i confratelli che a volte l’accompagnavano, stanchi delle lunghe camminate, chiedevano: “Quanto manca alla meta?”
E lui pronto a rispondere: “Non chiederti mai quanto manca al Paradiso, ma solo se la strada è quella giusta!”.
“Quanto manca al Paradiso” si svolge oggi in un immaginario paese della Diocesi di Pescia, Montagnone Alto, dove, nella locale Parrocchia di San Faustino Martire è appena arrivato, dalla Campania, per motivi che scopriremo in seguito, un giovane Parroco, Don Fortunato, che deve ritirare un po’ su le sorti di una Comunità piuttosto assente e poco devota, aiutato dalla fida perpetua Marta. E, come se non bastasse, ci si mette anche il Vescovo a creare problemi: Don Fortunato viene incaricato di pronunciare una prolusione su S. Allucio in Duomo a Pescia il 23 ottobre, giorno di ricorrenza del Santo pesciatino, davanti a tutte le autorità religiose e civili della Diocesi. Ma chi è S. Allucio? Venendo addirittura da un’altra regione, il giovane prete non ne ha la minima idea! E così, utilizzando Google, comincia a trarre un po’ di notizie dal web, ma si rende conto che non sono sufficienti per fare un buon lavoro, quando, sul più bello, gli arriva un aiuto… inaspettato. E’ lo spettacolo ideale per il “Giubileo del 2025”.